Grecomusc’ 2018 - Cantine Lonardo
Grecomusc’ 2017
Indicazione Geografica Tipica "Campania"
DESCRIZIONE - Uva bianca autoctona nota in passato in Irpinia con il nome di “Grecomusc’” ma iscritta dal 2009 nell’elenco dei vitigni autoctoni italiani con il nome di “Rovello” o “Rovello bianco”. Il nome coniato dai vigniaioli locali è legato al più famoso vitigno “Greco”, anche se con esso non ha alcun legame di parentela. E’ stato semplicemente usato a lungo come uva da taglio per il Greco. Il rovello bianco ha un grappolo di media grandezza e spargolo e il chicco possiede la singolare caratteristica che la buccia cresce a dismisura rispetto alla polpa interna e genera così l'inconfondibile aspetto di uva moscia, "Grecomusc’" appunto. Ciò genera un rapporto solido/liquido a sfavore di quest’ultimo, e genera condizioni di vinificazioni con una scarsa resa in liquido. La famiglia Lonardo è riuscita con anni di prove e selezione, a trarre vantaggio da questi caratteri producendo oggi un vino assolutamente unico e dal carattere inconfondibile, che rispecchia a pieno la filosofia produttiva dell'azienda e dei suoi tecnici, improntata alla produzione di vini di assoluta espressione di territorio e personalità produttiva.
ANNATA: Estate calda e siccitosa, autunno mite.
VINIFICAZIONE - Le uve raccolte manualmente la prima decade di ottobre sono state trasportate immediatamente in cantina in cassette da 18 kg, pigiadiraspate e vinificate con macerazione a temperatura ambiente per circa 2 ore. Dopo la svinatura la fermentazione è stata gestita con una temperatura dai 17°C.ai 20°per una durata di circa 30 gg. Alla fine della fermentazione si è effettuato il primo travaso per la separazione delle fecce grossolane. Il vino ha riposato per circa 6 mesi su fecce fini. Dopo la malolattica sono stati poi eseguiti successivi travasi per illimpidimento mediante decantazione. Il vino è stato imbottigliato a settembre del 2014 con filtrazione grossa tramite cartucce inerti di porosità 3 micron.
DEGUSTAZIONE - Vino unico, si presenta di un vivace colore dorato, al naso è intenso con netti sentori minerali affiancati da fiori gialli, pesche sciroppate e vaniglia e una nota erbacea. Al gusto è secco con grande intensità e buona persistenza, caldo e sapido conserva una buona acidità che oltre a renderlo piacevole alla beva da sicurezza di longevità. Il vino se ben conservato rende la maggiore espressività del carattere di vino di "terroir" a due o più anni dalla vendemmia.
ABBINAMENTO - E' sicuramente un vino da cibi freschi della cucina mediterranea a base di crostacei, anche elaborato al forno, sformati di verdure, fino a formaggi freschi o di poca stagionatura come tutti i caciocavalli, caciotte di pecora e capra, mozzarella di bufala, ideale per accompagnare gli antipasti all'italiana con salumi poco salati, verdure sottolio e sottaceto, o con i primi piatti di verdure, senza sugo.
Va servito, alla temperatura di 10-12°C
Scheda tecnica
- Classificazione
- I.G.T. Campania BIANCO
- ANNATA
- 2018
- Luogo di produzione
- Sui pianori di Taurasi, Mirabella Eclano e Bonito in Irpinia
- Tipologia del terreno
- Il suolo appare variegato, con una prevalenza di suoli sciolti, ricchi di cinerite vulcanica e /o calcarei.
- Sistema di allevamento
- Misto Guyot - Pergola Avellinese
- Resa x ettaro
- 35-50 q.li UVA
- VITIGNO
- Rovello bianco 100%
- Resa uva in vino
- 45-50%
- DENSITA’ DI IMPIANTO:
- Varia
- Altitudine
- 300 – 500 metri sul livello del mare
- PORTAINNESTO
- In gran parte innestati, in alcuni casi anche franco di piede
- ESPOSIZIONE DEL VIGNETO
- Varie zone di esposizione
- PRODUZIONE
- 3000 bottiglie
- COLLABORATORI
- Vincenzo Mercurio (enologo).